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Foto di Alfonso Notardonato

Pizzone


“Acque e comunità nella Valle del Volturno”

a cura di Centro Indipendente Studi Alta Valle del Volturno (CISAV-APS)

Fonte Vetica


La Fonte Vetica oggi, foto di Matilde Centobelli (2021)
La Fonte Vetica (da veteca, nome dialettale di una pianta molto comune lungo i corsi d’acqua, usata per costruire i cesti) si trova nel territorio di Pizzone, nella parte bassa del paese, nei pressi della cappella dei SS. Giovanni e Paolo. In passato si trovava lungo un sentiero molto trafficato, che conduceva gli abitanti del borgo verso gli orti di Collealto ed era composta, probabilmente, da due vasche, di cui una usata come lavatoio. Ad oggi, solo quest’ultimo è visibile, grazie alla recente opera di ripulitura dell’associazione Sentieri Aperti di Pizzone.
Attualmente la portata è molto ridotta, ma all’epoca la fonte era alimentata da un ruscello, proveniente dal pianoro Le Forme, che serviva anche un mulino situato nelle vicinanze. Era un luogo molto frequentato, in particolare dalle donne che venivano a lavare i panni e a riempire le tine d’acqua per l’uso domestico. Anche i bambini seguivano le mamme in questi lavori e, per quel che potevano, le aiutavano.
Non mancavano i momenti di gioco con l’acqua fresca, soprattutto in estate. A tal proposito, un abitante del paese racconta un buffo aneddoto legato alla sua infanzia. In un caldo pomeriggio estivo, in compagnia di un amichetto, decisero di fare il bagno nella fonte per rinfrescarsi; data l’ingenuità, legata anche alla giovanissima età, si tuffarono nella vasca completamente nudi. Poco dopo, passò di lì un uomo di ritorno dalla campagna, insieme alle sue due figlie: dalla vergogna, i bambini fecero il possibile per nascondersi. Passato l’imbarazzo, tornarono a giocare in acqua, ma all’improvviso arrivò la sorella maggiore di uno dei due che li sgridò e, rincorrendoli lungo la strada, li costrinse a tornare a casa nudi, nell’imbarazzo e nel timore di incontrare qualche compaesano.
La Fonte Vetica oggi, foto di Matilde Centobelli (2021)

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Foto di Alfonso Notardonato

“Fonte Allonga”


La “Fonte Allonga” oggi, foto di Alfonso Notardonato
La “Fonte Allonga” oggi, foto di Alfonso Notardonato
La “Fonte Allonga” oggi, foto di Alfonso Notardonato
“Fonte Allonga”, foto fornita da Alfonso Notardonato (anni ’50)

La “Fonte Allonga” è una fonte del comune di Pizzone (IS), che si trova a circa 1 km dal centro abitato, sulla strada che porta al Pianoro di Vallefiorita. Inizialmente ci si recava a piedi, poi, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu realizzata una strada che arrivava fino a poco oltre la fontana, poi condotta fino a Le Forme ed asfaltata nel 1968. Fino agli inizi degli anni ’60 è stata la principale fonte di approvvigionamento ad uso domestico: forniva acqua a tutto il paese e la raccolta avveniva, a partire dalle prime ore del mattino, con barili, conche e tini. Queste venivano caricati su muli e sugli asini oppure trasportate sulla testa delle donne, le quali attutivano lo sforzo con uno straccio arrotolato a mo’ di ciambella (in dialetto locale detto “spara”) e così percorrevano il chilometro che le separava dal borgo, su una mulattiera fino agli anni ‘50. Dopo la captazione della sorgente Le Forme, nella seconda metà degli anni ’50, per alimentare l’acquedotto Campate Forme furono costruite anche le prime fontanelle nel centro del paese e la “Fonte Allonga” cadde in disuso. La fontana, sebbene esista tuttora, è stata negli anni stravolta, divenendo un caso esemplare in negativo dell’uso massivo del cemento. L’acqua non è più potabile.